REGIONI, SPESA SANITARIA + 74% IN
DIECI ANNI
In dieci anni la spesa delle
Regioni è passata da 119 a
209 miliardi di euro. E il merito, se così lo si può definire, va soprattutto
alla Sanità, le cui uscite sono aumentate di quasi 46 miliardi. Mentre i governatori
proseguono nelle loro contestazioni alla Manovra e ai tagli che impartisce agli
enti locali, dalla Cgia di Mestre arrivano dati che
non fanno fare bella figura alle Regioni. Nel periodo che va dal 2000 al 2009,
infatti, la spesa delle amministrazioni è cresciuta del 75,1%, un valore di
circa tre volte superiore al tasso di incremento dell'inflazione (+22,1% nello
stesso periodo). Le medie rivelano andamenti regionali profondamente
differenti: le Regioni che hanno fatto registrare i balzi più consistenti sono
Umbria (+143,7%), Emilia Romagna (+140,3%) e Sicilia (+125,7%), mentre le più
"parsimoniose" risultano Provincia autonoma di Trento (+43,2%),
Veneto (+40,9%) e Campania (+40,3%). Stessa eterogeneità per quanto concerne le
voci di spesa che hanno inciso sulla crescita. In termini percentuali al primo
posto c'è l'assistenza sociale (+185,8%), seguita da oneri non attribuibili
(ammortamenti, interessi, fondi di riserva, spese non classificabili: +112,6%),
istruzione/formazione (+86,9%) e Sanità (+74,3%). Quest'ultima tuttavia passa
al primo posto se la valutazione è sulle cifre assolute: nei dieci anni
compresi tra il 2000 e il 2009, infatti, la spesa per assistenza sanitaria è
cresciuta di 45,9 miliardi di euro, seguita a grande distanza (+20 miliardi)
dagli oneri non attribuibili. «Maggior spesa non sempre è sinonimo di spreco o
di una cattiva gestione» è il commento di Giuseppe Bortolussi,
segretario della Cgia di Mestre «ma
non possiamo nascondere che alcune Regioni, come quelle a Statuto speciale,
presentano livelli di spesa che solo in parte sono coperte dalle entrate
proprie. Ciò vuol dire che la specificità di alcuni territori è stata in gran
parte garantita dallo sforzo fiscale fatto dai contribuenti delle realtà a
Statuto ordinario. Un meccanismo, quest'ultimo, che andrebbe eliminato per
ripristinare il principio di equità ed uguaglianza tra tutti i territori
regionali».
Doctornews 13 settembre
2011