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SANITA’ VERONESE: DUE ANNI DI ATTESA PER FARE UN ESAME

 

«Potrà effettuare l'ecocolordoppler cardiaco richiesto dal suo medico di famiglia o dallo specialista fra 795 giorni a Borgo Roma. O fra 721 a Borgo Trento». È quanto si sono sentiti dire i veronesi che hanno contattato il Cup, Centro unico di prenotazione, dell'Azienda ospedaliera universitaria integrata nei cinque giorni di giugno sottoposti a monitoraggio per verificare - come prevede la normativa - i tempi di attesa per visite e esami.

DUE ANNI. Da anni i veronesi devono armarsi della pazienza di Giobbe per fare l'ecocolordoppler, esame che serve per lo studio delle malattie del cuore, delle arterie e delle vene. E a leggere il report del giugno scorso la situazione peggiora, anziché migliorare. Per i casi non gravi (la cosiddetta fascia o priorità C, per la quale la Regione ha fissato il tetto massimo di risposta entro 180 giorni) l'attesa media è di 321 giorni a Borgo Roma, 248 a Borgo Trento, 245 alla casa di cura San Francesco e 275 all'ospedale di San Bonifacio. Per un ecocolordoppler dei tronchi sovraortici di fascia B ( da effettuarsi di norma entro 60 giorni) alla casa di cura San Francesco l'attesa media è di 321 giorni, a Borgo Roma di 83. Un esame con codice di priorità C a San Bonifacio viene effettuato dopo 220 giorni, ma c'è chi ne deve attendere 359. Un anno. Anche per un elettrocardiogramma dinamico l'attesa per un esame di routine non è indifferente: 320 giorni di media alla casa di cura San Francesco, 257 all'ospedale di San Bonifacio.

CONFRONTO. Casi limite? Per un esame della situazione abbiamo confrontato i tempi medi di attesa registrati nel luglio 2010 e quelli del giugno 2011. Ebbene, le attese si sono mediamente allungate e per alcune specialità le percentuali di soddisfacimento degli standard regionali scendono addirittura al 17%. Una situazione che l'Azienda ospedaliera spiega sempre con il medesimo ritornello: i veronesi dipendono troppo dai due ospedali cittadini, devono imparare a utilizzare anche i poliambulatori dei distretti. Parecchi veronesi lo hanno fatto e il risultato è che i tempi d'attesa adesso si sono allungati anche nelle sedi sanitarie più decentrate. E se passerà la proposta del ministro Tremonti, da gennaio dovremo pagare 10 euro in più per ottenere la prestazione. Quanti assistiti stresseranno i loro medici di base affinché sulla prescrizione scrivano la B, se non la A per assicurarsi la visita o l'esame in tempi accettabili?

Per una visita cardiologica di fascia A (da effettuarsi quindi entro 10 giorni) attese fuori standard regionali alla casa di cura San Francesco (14 giorni) e al poliambulatorio di via Poloni (20 giorni). Per visite di fascia C risultano fuori standard Borgo Trento (292 giorni) e l'ospedale di San Bonifacio (340 giorni). L'anno scorso la maglia nera era Borgo Trento, con 282 giorni d'attesa.

LACRIME. Per una visita oculistica bisogna piangere. Fuori standard l'ospedale di San Bonifacio (17 giorni per una visita urgente e 41 per il codice B); non pervenuto Borgo Trento: 207 giorni per una visita con codice C, ma c'è chi deve aspettare 365 giorni prima di vedere un medico. L'anno scorso l'attesa media a Borgo Roma era di 199 giorni.

Tempi allungati per una visita neurologica con codice B: l'anno scorso a Marzana bisognava aspettare 25 giorni, ben 161 a San Bonifacio. Il mese scorso l'attesa media era di 44 giorni al distretto di via Campania. Per una visita ortopedica non urgente al policlinico l'attesa può arrivare a 119 giorni, contro i 107 dell'anno scorso.

Le signore, infine, si mettano l'animo in pace se debbono fare la mammografia di routine, che solitamente ha cadenza biennale. Se l'anno scorso l'attesa media a Borgo Trento era di 250 giorni, adesso è di 365. In caso di urgenza, però, l'esame viene effettuato in tempi rapidi.

 

P.Col.

L’Arena 13 luglio 2011