Intramoenia, la Liguria cancella Riforma Bindi: per i primari
libera professione fuori dagli ospedali
La libera professione intramuraria non è il rimedio per
valorizzare l'ospedale pubblico né per abbattere le liste d'attesa: lo ha deciso la "rossa" della Liguria cancellando
16 anni di Riforma Bindi e concedendo agli oltre 300 primari ospedalieri la
possibilità di svolgere l'attività privata "extramoenia". Niente più
affitti pagati all'ente ospedaliero; invece, beninteso se si è
apicali, finito l'orario di lavoro si può visitare ed operare fuori: lo prevede
una legge approvata in consiglio regionale che ha spaccato il Pd, con il
governatore Claudio Burlando e la candidata alla successione Raffaella
Paita tra gli innovatori, e l'assessore alla Salute Claudio Montaldo
-presidente del comitato di settore che prepara convenzioni e contratti
nazionali - tra i "bindiani". Per la vigenza ci vorranno due mesi ma Valter
Ferrando, presidente commissione sanità ligure, Pd anche lui, è convinto
che le nuove norme potranno invertire una tendenza fin qui fallimentare. «
Per fortuna la Balduzzi contiene anche l'antidoto. «Lascia
libere le regioni di imporre o meno l'esclusiva sui
medici apicali. Il cambiamento permetterà alla nostra sanità di essere più
attrattiva». Beninteso, «resta l'obbligo di esclusiva per i capi dipartimento
che compongono i collegi di direzione, dotati di
responsabilità amministrativa. Inoltre, chi sceglie l'extramoenia rinuncerà ai
mille euro mensili d'indennità di esclusiva che saranno girati ai giovani cui,
causa scarsità di risorse, non è stato concesso di accedere ai fondi di
risultato dopo la verifica del 5° anno». Per Ferrando
l'obiettivo finale resta scalfire liste d'attesa tra le più lunghe d'Italia.
«Penso al mio amico che per una protesi d'anca deve aspettare un anno ma grazie al collega emigrato che tiene lo studio
Genova potrà operarsi a Milano tra un mese. Certo deve portargli l'ecodoppler e
qui ci si mettono sei mesi, ma ad Alessandria la clinica gli fa
l'esame domani. Se invertiremo la tendenza e i pazienti liguri torneranno a
noi, dovremo rinforzare con nuovo personale i reparti di eccellenza come
chirurgia ortopedica ed oculistica ai quali i tagli
lineari hanno fatto gravi danni».
Mauro Miserendino
Doctornews 19 febbraio 2015