Indagine Fems, medici dipendenti italiani tra i meglio pagati in Europa

In quanto a stipendi, i medici che lavorano negli ospedali italiani non hanno nulla di cui lamentarsi rispetto ai loro colleghi europei. Perché, in una classifica dei salari che i camici bianchi riscuotono nel Vecchio continente, stanno ai primi posti per trattamenti massimi e minimi. A rivelarlo è una ricerca condotta dalla Fems (Federazione europea medici salariati) e presentata nei giorni scorsi a Catania in occasione di un convegno organizzato da Anaao-Assomed. L'indagine ha messo a confronto gli stipendi dei medici dipendenti di 11 paesi, prima in cifre lorde (prima di imposte sul reddito e trattenute previdenziali) e poi corrette in base al potere d'acquisto. Rispetto allo stipendio massimo, i medici italiani si trovano così al terzo posto della classifica con 10mila euro lordi al mese (9.425 se parametrati sul costo della vita), dietro soltanto ai colleghi belgi (16.600 euro, corretti in 15.901) e danesi (13.300, corretti in 9.491) ma davanti a inglesi (9.724 euro lordi), olandesi (8.900), francesi (7.899), svedesi e spagnoli. Va detto che in alcuni di questi paesi gli stipendi crescono di parecchio rispetto ai valori indicati per scatti d'anzianità o incarichi di alto livello, ma si tratta di situazioni che riguardano una fetta soltanto dei professionisti. Italiani messi bene anche sui salari minimi: il trattamento lordo (4.500 euro lordi, che diventano 4.241 se corretti in base al potere d'acquisto) colloca il nostro paese al quinto posto in classifica, dietro a Danimarca (8.333 lordi), Olanda (6.300), Belgio (6.250) e Francia (4.569) ma ben davanti a inglesi (2.180 euro), tedeschi (3.842), spagnoli (2.394) e svedesi (2.190). E, visto che con l'Europa allargata si parla sempre più spesso di un pericolo immigrazione, anche per la classe medica è utile un'occhiata ai gradini più bassi della classifica. In Romania per esempio, lo stipendio di un medico dipendente va da 847 a 376 euro (massimo e minimo lordi), in Ungheria da 1.061 a 475, in Polonia da 1.740 a 809 euro. Il serbatoio del mercato unico delle professioni sta qui.

 


Ricerca Fems sui salari medici: parla l'autore

I salari dei medici italiani non sono né tra i più alti né tra i più bassi d'Europa, e comunque la ricerca sugli stipendi condotta dalla Fems in undici paesi non mirava a stilare classifiche. Sono le considerazioni con cui Enrico Reginato (foto), vicepresidente della Fems (Federazione europea medici salariati) e autore dello studio che sul forum di Doctornews sta facendo tanto discutere i lettori, risponde a critiche e appunti. Siamo andati a trovarlo per chiedergli dettagli su metodologia e obiettivi della ricerca.

I suoi dati hanno provocato un mezzo terremoto. Tra i lettori che ci hanno scritto, in tanti affermano che le cifre relative agli stipendi italiani sono irrealistiche...
Come s'è scritto, quei dati riguardano trattamento minimo e massimo. Le cifre sono corrette perché arrivano direttamente dai contratti di categoria in vigore nei vari paesi. L'errore semmai l'ha commesso chi ha usato quei dati per fare un confronto: la struttura dei salari, infatti, sconsiglia raffronti. In Italia, per esempio, il trattamento più elevato lo raggiungono soltanto i medici che arrivano ai gradini più alti della carriera, capo dipartimento, in totale l'1,2% della categoria. In Francia invece gli incrementi sono automatici e avvengono per scatti d'anzianità, quindi la progressione interessa tutti. In Lussemburgo ci sono salari più alti, ma non c'è un contratto nazionale e i medici sono pagati come liberi professionisti.

E allora perché questa ricerca?
Lo studio è soltanto alle prime battute, tant'è vero che i dati sono stati recuperati da una bozza archiviata nel sito della Fems e scoperta da qualcuno via Google. Il nostro obiettivo è quello di misurare non tanto i salari, quanto il costo del personale medico per i sistemi sanitari dei singoli paesi europei; si tratta di un tassello di un più ampio lavoro che mira a studiare le componenti della spesa sanitaria degli stati e individuare comportamenti più o meno virtuosi. L'allarme per l'emigrazione di medici dall'est all'ovest per carenza di professionisti e migliori trattamenti salariali è sempre più forte, vorremmo analizzare le dinamiche del fenomeno e mettere in luce le ricadute sui sistemi sanitari.

Ha detto che le cifre sono state raccolte dai contratti in vigore nei diversi paesi. Avrà contattato medici e raccolto informazioni: rispetto ai loro colleghi europei quanto guadagnano i medici italiani?
Come ha detto il segretario nazionale dell'Anaao, Costantino Troise, nell'intervista di ieri, sono nella media. Ma al contrario di altri stati, ai livelli di trattamento più elevati giunge soltanto una piccolissima fetta di persone.

 

 

 

Doctornews del 5.6 ottobre 2011