|
Centro per i diritti
del malato e per il diritto alla salute |
Home * Chi siamo Cosa facciamo
Per iscriversi* Documenti * FAQ * Link * Contattaci |
IL VENETO CON LA
SANITA’ IN DEFICIT
L’esempio che non c’è
più
Per la Sanità veneta
è un declassamento che fa scalpore, quasi quanto quello di Moody's
nei confronti della Grecia. Sì perché la regione era spesso citata dagli
esperti come un esempio di virtù e il suo nome non mancava mai quando c'era da
fare un elenco delle amministrazioni più "diligenti" per governo
dell'assistenza. Verbi al passato. Oggi infatti il
Veneto si ritrova con un servizio sanitario improvvisamente insostenibile e
inefficiente, per colpa del quale a fine anno i bilanci potrebbero chiudere con
un deficit di un miliardo di euro (su un budget di otto). Sembra uno scherzo
del destino, perché la "bomba" è esplosa proprio quando dal governo
arrivava l'ultima bozza di decreto legislativo sui costi standard, bozza che
prevede tre regioni a fare da "campioni" e le altre costrette a
imitare (e inseguire). La Lega vorrebbe che il Veneto facesse parte del
terzetto ma se la selezione scattasse oggi la regione rimarrebbe certamente fuori.
Colpa dell'Asl di Venezia, che in una lettera recapitata nei giorni scorsi al
governatore Zaia anticipava lo "scoperto"
con cui dovrebbe chiudere l'anno - circa 200 milioni - e chiedeva
all'amministrazione garanzie sulla copertura del buco. Intercettata dai giornali,
la missiva ha svelato uno dei segreti del buon governo veneto: da circa dieci
anni la Regione pagava a pié di lista i debiti delle
aziende sanitarie; certo, ai direttori generali venivano impartite direttive
per ridurre costi e spese, ma poi provvedeva il governo regionale a far sì che
la Sanità chiudesse sempre in pari, o quasi. La giunta a guida leghista
insediatasi a primavera ha già fatto sapere di voler cambiare registro e così i
conti hanno cominciato a venire alla luce. E sul banco degli imputati non c'è
solo Venezia: Verona avrebbe uno scoperto di circa 250 milioni e secondo la stampa locale altre Asl sarebbero messe anche peggio, da
cui quel miliardo complessivo di deficit che per ora rappresenta solo una stima.
Doctornews 30 settembre 2010