Centro per i diritti del malato e per il diritto alla salute
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aderente al Movimento dei Cittadini


 

 

 

Il Coordinamento Veneto dei Centri per i diritti del malato – Movimento dei Cittadini, che riunisce i Centri delle province di Verona, Padova, Vicenza e Rovigo, esprime la propria contrarietà al provvedimento in discussione in Parlamento relativo alla denuncia della condizione di irregolarità dei migranti che si rivolgono al Servizio Sanitario Nazionale.

Curare le persone malate, soprattutto i bambini, è un dovere deontologico per tutti i medici e per tutti gli infermieri, ma è anche un imperativo morale per un paese civile.

La Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo all’art. 25 recita: “Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo … alle cure mediche e ai servizi sociali necessari”.

L'art. 32 della Costituzione Italiana sancisce come diritto fondamentale dell'individuo il diritto alla tutela della salute e garantisce agli indigenti il diritto alle cure gratuite, anche nell'interesse della collettività.
Il DL 286/ 98 all'art. 35 prevede la gratuità delle cure urgenti ed essenziali anche agli stranieri non iscritti al SSN, privi di permesso di soggiorno, e privi di risorse economiche e non prevede nessuna segnalazione, salvo i casi di obbligatorietà di referto, come per i cittadini italiani.

La denuncia da parte dei medici degli irregolari alle autorità competenti finirebbe per respingere in sacche di esclusione la popolazione più in difficoltà, non solo negando un diritto basilare dell’essere umano, ma provocando un grave pericolo per la collettività, col ricorso ad una medicina parallela e clandestina e con la mancata cura di patologie anche gravi e il conseguente rischio della loro diffusione. Non bisogna dimenticare che spesso gli immigrati regolari diventano clandestini solo perché, perdendo il lavoro, non possono rinnovare il permesso di soggiorno.

Il Coordinamento si augura che la norma sulla denuncia dei clandestini da parte dei medici, già passata al Senato, venga respinta dalla Camera in modo da evitare che il nostro paese si qualifichi per atteggiamenti di intolleranza e di arretramento nella tutela dei diritti delle persone.

 

Piove di Sacco, 21 marzo 2009