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AL VIA OGGI IL NUOVO MINISTERO DELLA SALUTE

Al via oggi, in Commissione Affari costituzionali del Senato, il Ddl per il ritorno del ministero della Salute e l'incremento del numero complessivo dei sottosegretari. Relatore è Carlo Vizzini (Pdl), presidente della Commissione

Il provvedimento, approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso maggio, prevede dunque l'istituzione del ministero della Salute scorporandolo dal super-dicastero del Welfare, che diventa ministero del Lavoro e della politiche sociali. Modificando la legge del 2008 che aveva previsto l'accorpamento, il Ddl all'inizio dell'iter parlamentare fissa a 13 il numero dei ministri e a non più di 63 il totale dei componenti del Governo, compresi ministri senza portafoglio, viceministri e sottosegretari di Stato. Tre nuovi componenti dovrebbero fare l'ingresso nell'esecutivo rispetto agli attuali 60. Questo comporterà una spesa complessiva annua di 920 mila euro circa, per gli stipendi dei membri aggiuntivi del Governo.  Al nuovo ministero della Salute saranno ovviamente trasferite le funzioni, con le relative risorse finanziarie, strumentali e di personale, ora attribuite al Welfare. Considerando che i due dicasteri erano stati accorpati per 'snellire' il Governo e realizzare risparmi, il Ddl prevede che, entro due mesi dall'entrata in vigore, un decreto del ministro del Lavoro di concerto con il collega dell'Economia individui "gli ambiti e i modelli organizzativi volti a realizzare sinergie e conseguire risparmi". Si ritiene inoltre necessario, pur nelle specificità organizzative, "il coordinamento e l'integrazione di alcune aree". Da queste sinergie si stima di ottenere risparmi per 100 milioni di euro nel triennio 2010-2012. Sul provvedimento esprimerà il parere la Commissione Sanità di Palazzo Madama, che comincerà l'esame martedì.

 

Una nostra considerazione:dal comunicato stampa  sembra che il ministero venga reistituito per realizzare risparmi nelle spese dei ministeri stessi. Se questo fosse il motivo non avrebbe francamente senso. Noi speriamo che sia perché ci si è accorti dell’errore di averlo soppresso per i compiti e le funzioni fondamentali che esso ricopre nella salvaguardia del diritto alla tutela della salute.